Si può dire che non ci sia angolo del globo che non sia stato scandagliato dai collezionisti alla ricerca di dischi. sotto questo punto di vista l’Africa si rivela, in verità, piuttosto avara di emissioni di musica rock o comunque relative ad artisti occidentali.
Queste, quando venivano poste in essere, non riguardavano, in linea di massima, la popolazione locale, ma più facilmente il piccolo numero di europei che risiedevano in quelle zone del globo. Negli anni ‘70 la maggior parte delle nazioni africane aveva fortunata- mente intrapreso il processo di decolonizzazione, riappropriandosi dei propri destini ora non più in mano ad una ristretta élite di privilegiati provenienti dall’Europa. Sotto questo punto di vista l’Angola rappresenta un’eccezione. Colonia portoghese, subì infatti più a lungo di altri la dominazione estera a causa della dittatura di Salazar, il quale era del tutto contrario ai processi autonomisti africani. Sarà solo a seguito della Rivoluzione dei garofani del 1974, che l’Angola otterrà finalmente la sua indipendenza, sprofondando però velocemente in una guerra civile sanguinaria protrattasi per decenni. I dischi, salvo pochissime eccezioni tutti a 45 giri, prodotti in Angola, sono relativi agli anni che vanno tra il 1971 e il 1974
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