L’anticristo dei Decibel di Enrico Ruggeri (con Silvio e Fulvio) esce dopo la partecipazione del gruppo al Festival di Sanremo con la bellissima Lettera dal Duca, omaggio a David Bowie. Il disco colpisce oltre che per le canzoni, per la bellezza dei suoni, quasi si trattasse di un live fatto in sala d’incisione.
Fare musica come Decibel, lo ammetto è una magia. E a cose fatte non sai più chi ha suonato cosa. Se invece oggi vai a vedere un concerto qualsiasi, il venti, trenta per cento, è musica eseguita in quel momento, il resto è un computer che va. Noi suoniamo. Sia nel mio studio, dove siamo in sei, (Paolo Zanetti alle chitarre, Fortu Sacka al basso e Alex Polifrone alla batteria) che sul palco. Pensa che un concerto che abbiamo suonato per due volte con la stessa scaletta, una delle due è durato venti minuti di più! Ci divertiamo. Io entro un giro prima o un giro dopo, non succede niente.
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