Massimiliano Pani ci apre le porte della sala di incisione di Lugano per parlarci di Maeba, l’ultima splendida fatica di sua madre. Appare raggiante e disponibile come non mai. Perfino chiacchierone, lui che è abitualmente così discreto. Ed è un incanto respirare l’aria che respira Mina quando si aggira tra tutte quelle tastiere, quei microfoni (il suo personale è segnato con dello smalto rosso) e quegli strumenti sempre pronti ad accompagnarla nelle sue difficilissime acrobazie vocali!
La modernità di Mina sta nel prendere le canzoni da interprete e farle proprie, come per esempio quella assurda, ma forte, di questo ragazzo sco- nosciuto, Zorama, il titolo è Il tuo arredamento. La canta con tutta la voce che ha. Oppure reinventare Last Christmas, che senza campanellini diventa una ballad jazz non necessariamente natalizia.
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