Incontriamo, in un nuvoloso pomeriggio romano un disponibilissimo Fabio Pignatelli, membro storico dei Goblin ed uno dei bassisti più accreditati della scena musicale italiana fin dalla prima metà degli anni ‘70. E’ l’occasione per parlare del più recente progetto della band, Four Of A Kind, un album di inediti, e Alive, un doppio dal vivo, ma anche per andare indietro nel passato, scavando negli aspetti più oscuri di una carriera oramai ultraquarantennale.
Allora Fabio, per iniziare vuoi illustrare le diverse formazioni che sono attualmente attive attorno ai Goblin. Si, sono sostanzialmente tre, una è quella di Claudio, i Claudio Simonetti’s Goblin, poi ce ne sono altre due all’interno delle quali militiamo sia io che Agostino (Marangolo) e Aidan (Zammit) che sono i Goblin Rebirth ed i Goblin… e basta o, se preferisci, i 4 Goblin, che comprende i quattro quinti della formazione originale.
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