Nella musica da film esiste da sempre, salvo poche eccezioni, un predominio maschile che ha caratterizzato scelte, stili, tendenze e orientamenti. Le ragioni storiche di tale fenomeno sono molteplici, le cui radici affondano in una eterna questione culturale e sociale che non sembra ancora avere piena giustizia ed equità, aldilà del merito.
Il campo della sonorizzazione non fa eccezione, tuttavia in questa disciplina si sono distinte parecchie compositrici che hanno così innalzato percentualmente il trend a loro favore. Il meccanismo che ha permesso questa evoluzione e forse determinato dal rapporto “committenza/composizione” che, come spiegato nella puntata precedente, nel campo della sonorizzazione è rovesciato rispetto alla musica da film. Questo ha permesso un maggior coinvolgimento di donne musiciste e compositrici che libere da pregiudizi sulla commissione hanno potuto esprimersi liberamente e fornire successivamente il loro operato, quasi sempre celato da pseudonimo. Nonostante tutto sono molti i nomi di artiste note come l’inglese Delia Derbyshire, l’italiana Daniela Casa, con un passato di cantante pop, Doris Norton, inglese ma naturalizzata italiana, già componente dei gruppi progressivi Antonius Rex e Jacula di Antonio Bartoccetti, suo marito.
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