Incredibile come un gruppo di jazz puro e con soltanto due dischi all’attivo negli anni Settanta possa essere sopravvissuto nella considerazione e nella memoria degli appassionati di progressive, e non solo, fino ai giorni nostri.
Certamente il merito va dato alla bravura dei pro- tagonisti e all’alta qualità della loro, pur esigua, produzione. Com’è noto abbiamo personalmente applaudito al loro ritorno discografico un paio di anni fa, il loro terzo lavoro, Ichinen, un disco che raccoglieva brani nuovi, brani registrati ma ancora inediti e rifacimenti dai due vinili storici. Un concerto per- fettamente registrato il 20 settembre scorso al Planet Live Club di Roma nel corso della 23° edizione del Progressivamente Festival dà quindi vita al quarto album degli Agorà con quattro brani nuovi e altri sette tratti dai precedenti tre album. Album pubblicato dalla gloriosa etichetta Cramps, da poco tempo risorta agli antichi splendori, con distribuzione Sony Music. Bombook è il titolo del live ed esce naturalmente, per la gioia dei collezionisti, anche in formato vinilico, ma con meno brani per mantenere la stessa qualità del cd. Da sottolineare la partecipazione di Patrizio Fariselli, colonna portante degli Area, alle tastie- re, che si amalgama in maniera perfetta al sound storico degli Agorà che era ed è molto diverso da quello del suo gruppo originario e su questo live soprattutto vogliamo fare alcune domande ai protagonisti.
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