Categories: Interviste

Andrea Tich * La luce lontana dai riflettori industriali

Si intitola Una cometa di sangue ed è il nuovo disco di Andrea Tich tornato a dar voce a quella creatività assolutamente libera di fare musica per se stessi prima… e per il resto del mondo poi.

Un percorso iniziato almeno 35 anni fa. Un primo capitolo firmato dalla Cramps e prodotto dal grande Claudio Rocchi. E poi ancora musica, dischi, progetti paralleli, colonne sonore di film elettronici come di elettronica è quel tangibile sapore di sperimentazione che si veste di buon gusto e mestiere. Tanto per dire che dopo tutto questo tempo la macchina Tich non da segni di cedimento, instancabile e sempre ricca di ispirazione, protagonista di un altro capitolo di grande musica italiana che non ha alcuna intenzione di seguire i cliché o di fare bella mostra nel salotti di plastica del conformismo industriale.
Raccontaci questa tua citazione: “con questo disco proclamo ufficialmente che appartengo alla resistenza della musica non allineata”.

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Paolo Tocco

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