(Seconda parte)
L’artificio certo di Armando Trovajoli nell’accostarsi alla musica applicata al cinema fu quello di ricreare zone d’ascolto affettive. Riprendendo una antica usanza della musica antica, gli affetti appunto, seppe trasmettere con le sue note una profonda e magistrale ricerca in quelle parti del suono che sanno comunicare alti sentimenti.
Egli, che trovò nell’applicare tante volte alle sue musiche un giusto equilibrio, seppe trasmettere un’infinita musicalità, dono raro e dono inequivocabile. Ma prima di esplorare il mondo del cinema, è giusto ricordare la sua permanenza nel mondo del jazz che nel nostro Paese lo ebbe come protagonista indiscusso.
Jazz primo amore
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