Uno dei gioielli rock dei ’70 è certamente Melos dei Cervello, purtroppo il loro unico e luminoso episodio, ma essenziale per capire la scena prog napoletana di quell’inizio decennio quando era più che fiorente.
Napoli Centrale, Osanna, Nova, Sorrenti, Esposito, Uno, Citta Frontale, Saint Just, Luna, Balletto di Bronzo, la scena napoletana diede un imprevisto scossone alla musica italiana e non solo.Melos è un concept album con chiari riferimenti alla musica mediterranea, soprattutto dell’antica Grecia, madre di Palepolis, e difatti in greco “Melos” vuol dire “canto”, ma inteso come espressione lirica dell’essere, e tutti i brani che lo compongono a questo si riferiscono come l’iniziale Canto del Capro o Euterpe e appunto l’omonima Melos.
Scarica un estratto un PDF
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…