L’esordio discografico della Formula 3, dopo una gavetta con Lucio Battisti, avvenne nel 1969 proprio con un suo brano Questo folle sentimento, primo 45 giri della neonata Numero Uno, brano ripreso in due parti nel fragoroso primo album del gruppo dal titolo, Dies Irae.
Titolo preso in prestito dalla celeberrima sequenza medievale attribuita, ma non tutti concordano, al beato per vox populi, frate francescano Tommaso da Celano (foto 1) e con una ipnotica copertina dello studio Cesare Monti (foto 3). Naturalmente i nostri non furono i primi musicisti ad ispirarsi al celebre inno che vantava e vanta tuttora, miriadi di rifacimenti e adattamenti della melodia fatti soprattutto da grandi della musica classica nelle loro opere, vuoi sinfonie, vuoi messe, ma soprattutto da requiem,
e grandi dell’arte come Michelangielo nel suo stranoto Giudizio universale della Cappella Sistina o il meno famoso Giorno del giudizio del tedesco di formazione fiamminga Hans Memling (foto 2) e tanti, tantissimi altri.
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