dav
Un disco ricordato ancor oggi per la simpatica copertina, non certo per il contenuto che ricalca i modelli romantici del pop di quegli anni nonostante l’autore, il valente cantante e tastierista Roberto Carlotto, esibisse un’attrezzatura degna di Keith Emerson o di Rick Wakeman.
Nei libri e nelle recensioni sul progressive italiano il disco viene comunque inserito nel genere anche se soltanto un brano, il secondo della prima facciata dell’album, ovvero Ruote e sogni può a pieno diritto far parte del filone.
Scarica un estratto in pdf
Intervista di Lucio Nocentini A tre anni dall’album La rivoluzione, Enrico ci regala questo nuovo,…
In concerto – 3 gennaio 2025 Auditorium “Parco della Musica” Ennio Morricone - Roma…
di Fernando Fratarcangeli Tom Jones vs Bobby Solo A tre anni dal debutto discografico avvenuto…
Abbiamo incontrato Mita Medici, all’anagrafe Patrizia Vistarini, alla proiezione privata del docufilm C’era una volta…
Di Alessandro Pomponi * als.pmp@iol.it Formati nel 1968, con esordio su disco l’anno successivo, i…
Gli anni ’80 e ‘90 A gennaio del 1975, giusto cinquant’anni fa, la RCA Italiana…