Arte in copertina* Hunka Munka

Un disco ricordato ancor oggi per la simpatica copertina, non certo per il contenuto che ricalca i modelli romantici del pop di quegli anni nonostante l’autore, il valente cantante e tastierista Roberto Carlotto, esibisse un’attrezzatura degna di Keith Emerson o di Rick Wakeman.

Nei libri e nelle recensioni sul progressive italiano il disco viene comunque inserito nel genere anche se soltanto un brano, il secondo della prima facciata dell’album, ovvero Ruote e sogni può a pieno diritto far parte del filone.

Scarica un estratto in pdf

Nicola M. Spagnoli

Recent Posts

MARCO MASINI * Amori che in questa vita indicano il futuro

Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…

1 settimana ago

Lo Zecchino d’Oro 1959 – 1970

Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…

1 settimana ago

C’era una volta il beat italiano

È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…

1 settimana ago

Sylvie Vartan, (Je tire ma réverénce) il concerto di addio alle scene

Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…

1 settimana ago

Soundtrack * GIORNI PERDUTI

Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…

1 settimana ago

SIGLE TV * Joe Petrosino

Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…

1 settimana ago