Parlare, raccontare di un disco di Miles Davis come Bitches Brew non credo abbia senso oggi; è stato talmente importante e fondamentale per l’evoluzione della musica e con una copertina talmente arcinota (ci fecero anche le bottiglie!) che…preferiamo parlare di quello successivo, quel Live Evil quasi tutto dal vivo naturalmente, anche questo doppio e riassemblato, ricomposto da quel mostro di produttore che fu Teo Macero. Un disco che all’epoca forse vendette anche di più del rivoluzionario, ipercelebrato e apripista Bitches, naturalmente sulla sua scia, e che accolse anch’esso nella doppia copertina, un disegno, anzi un quadro, di Mati Klarwein che all’epoca si faceva chiamare Abdul, un artista tedesco di estrazione ebraica ma che si sentiva profondamente arabo e africano.
Scarica un estratto in pdf
Intervista di Lucio Nocentini A tre anni dall’album La rivoluzione, Enrico ci regala questo nuovo,…
In concerto – 3 gennaio 2025 Auditorium “Parco della Musica” Ennio Morricone - Roma…
di Fernando Fratarcangeli Tom Jones vs Bobby Solo A tre anni dal debutto discografico avvenuto…
Abbiamo incontrato Mita Medici, all’anagrafe Patrizia Vistarini, alla proiezione privata del docufilm C’era una volta…
Di Alessandro Pomponi * als.pmp@iol.it Formati nel 1968, con esordio su disco l’anno successivo, i…
Gli anni ’80 e ‘90 A gennaio del 1975, giusto cinquant’anni fa, la RCA Italiana…