Arte in copertina * Miles Davis

Parlare, raccontare di un disco di Miles Davis come Bitches Brew non credo abbia senso oggi; è stato talmente importante e fondamentale per l’evoluzione della musica e con una copertina talmente arcinota (ci fecero anche le bottiglie!) che…preferiamo parlare di quello successivo, quel Live Evil quasi tutto dal vivo naturalmente, anche questo doppio e riassemblato, ricomposto da quel mostro di produttore che fu Teo Macero. Un disco che all’epoca forse vendette anche di più del rivoluzionario, ipercelebrato e apripista Bitches, naturalmente sulla sua scia, e che accolse anch’esso nella doppia copertina, un disegno, anzi un quadro, di Mati Klarwein che all’epoca si faceva chiamare Abdul, un artista tedesco di estrazione ebraica ma che si sentiva profondamente arabo e africano.

Scarica un estratto in pdf

Nicola M. Spagnoli

Recent Posts

MARCO MASINI * Amori che in questa vita indicano il futuro

Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…

3 giorni ago

Lo Zecchino d’Oro 1959 – 1970

Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…

3 giorni ago

C’era una volta il beat italiano

È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…

3 giorni ago

Sylvie Vartan, (Je tire ma réverénce) il concerto di addio alle scene

Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…

3 giorni ago

Soundtrack * GIORNI PERDUTI

Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…

3 giorni ago

SIGLE TV * Joe Petrosino

Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…

3 giorni ago