Vincent Crane e Carl Palmer. Due nomi simbolo della scena del rock degli anni ‘70. Due nomi, da sempre, noti ed apprezzati da tutti gli appassionati della stagione migliore della musica progressive. Eppure, due vite così diverse tra loro.
Crane, tastierista eclettico, volenteroso, sempre alla ricerca di nuovi progetti, mai domito, eppure così sfortunato, quasi mai nella sua vita ha ottenuto il riconoscimento che meritava, salvo poi essere osannato in modo postumo quando era ormai troppo tardi. Carl Palmer invece, pur essendo certamente uno dei più talentuosi batteristi di tutti i tempi, è stato indubbiamente anche favorito dalla buona sorte per essere stato all’interno del supergruppo che più di ogni altro ha ottenuto fortune commerciali e vendite milionarie, gli Emerson, Lake & Palmer.
Scarica un estratto in pdf
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…