Incontriamo Vittorio Nocenzi, anima storica del Banco del Mutuo soccorso, insieme a Filippo Marcheggiani, uno dei “nuovi” componenti (in realtà integra il gruppo da oramai 25 anni) nel cuore della incantevole Genzano. dopo alcune divagazioni da parte di Vittorio sull’architettura di palazzo sforza-cesarini ci sediamo per discutere della nuova opera Transiberiana, supportati dalla presenza stimolante dell’amico Silvio Carducci.
Vorrei iniziare con un particolare che ho letto in un’altra intervista, dove avete affermato che “un gruppo non può vivere di ricordi”. Vittorio: Si è vero, me ne sono accorto grazie ai lavori fatti sulle Legacy Edition dei nostri album storici. Inizialmente ero perplesso in quanto mi sembravano operazioni legate ad una logica commerciale senza grande riguardo ai contenuti. Per questo in occasione della nuova pubblicazione del “salvadanaio” volli proporre per la prima volta i temi legati a Francesco, un’opera inedita degli anni ’70, i cui brani erano rimasti fino ad allora nel cassetto.
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