Raffinato protagonista della scena musicale nei locali della “Grande Mela” e poi artista dal profilo internazionale, Billy Joel non è solo un fenomeno di grande spessore artistico, ma è anche tra i custodi e garanti di un complesso crocevia di umori culturali e musicali che solo in una città veramente cosmopolita come New York è possibile assaporare, modello di stile che Joel con la sua musica ha esportato in tutto il mondo ottenendo uno straordinario e meritato successo.
Nato a New York nel 1949, Billy Joel (vero nome William Martin Joel) rappresenta per l’America degli anni ‘70 un nuovo e fondamentale pilastro per la musica di consumo che va ad aggiungersi a quella straordinaria configurazione di artisti che hanno tracciato e mantenuto una tradizione musicale che affonda le sue radici nella musica popolare nera rinnovandola nel tempo e arricchendola con nuove stimolanti esperienze. Personaggio che si potrebbe collocare a metà strada tra Ray Charles e Lionel Ritchie è stato troppo spesso, forse ingenerosamente, paragonato ad un emulo tra l’altro ben riuscito di Elton John, e se anche vi sono dei principi di ispirazione al titolato modello inglese di cui Joel non ha mai fatto mistero è anche vero che il confronto sfuma ben presto velocemente come la sua superficiale connotazione.
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