L’impianto di tipo teatrale delle prime sale cinematografiche si rivelò da subito l’ideale ambientazione per la collocazione di un’orchestra che accompagnasse musicalmente un film relegando l’operato del pianista alle sole piccole sale di provincia sino a che, con l’avvento del sonoro, anche questa mitica figura scomparve per sempre.
L’ormai riconosciuta validità e funzionalità della musica nei film fece sì che sempre più produttori e registi la utilizzassero con assoluta convinzione e che soprattutto il pubblico ne apprezzasse l’ascolto, anche se non si andava al cinema per ascoltare musica, risultò evidente però da subito che la stessa arricchiva la visione e ne movimentava il pathos emotivo. Tra i primi importanti registi che credettero fortemente nell’impiego della musica ci fu David W. Griffith (Intolerance, The Birth Of A Nation) autore di film grandiosi e complessi di grande successo che addirittura faceva eseguire da un’orchestra i motivi appositamente composti sul set durante le riprese per creare la giusta atmosfera che accompagnasse la recitazione.
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