Italia; paese del “bel canto” ed anche della famigerata ”arte” di arrangiarsi che, discutibile o meno, racchiude il carattere di un popolo creativo, generoso, aperto e sempre disponibile al cambiamento. Doti che anche in ambito musicale, soprattutto cinematografico hanno scritto una grande storia derivata da un’altrettanto grande tradizione che tutto il mondo ci riconosce.
Se è vero che la musica cinematografica italiana, forgiata da compositori di grande talento, deriva dalla tradizione ottocentesca dei grandi autori come Verdi, Puccini e Mascagni, la cui musica generò la successiva classica melodia nostrana sfociata poi nel musicarello romantico, è altrettanto vero, come alcune scuole di pensiero storiche affermano, che la rigida, violenta dittatura fascista nel nostro Paese, come in altre parti del mondo d’altronde, abbia stimolato inevitabilmente una sorta di ribellione culturale, talmente forte e vivace da fiorire con una forza tale da superare ogni imposizione ideologica e politica in favore della geniale creatività italiana, tra cui spicca innata la composizione musicale.
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