La decima edizione del Cantagiro nasce con ambiziose premesse ma si conclude nel peggiore dei modi. Ezio Radaelli vuole trasformate la rassegna itinerante nata dieci anni prima, in un Cantagiro-Cantamondo invitando in qualità di ospiti, star internazionali tra i quali il fenomeno rock del momento, i Led Zeppelin. Una mossa che si rivelerà azzardata visti gli scontri con la polizia, una macchia indelebile per le manifestazioni di casa nostra, rimasta per lungo tempo additata come piazza scomoda e possibilmente da evitare.
I cantanti del cast chiedono al patron Radaelli di partecipare ma senza gareggiare, ed è così anche per il girone B, quello riservato ai giovani. Si vuole in questo modo regalare al pubblico un grande show senza vincitori né vinti, impreziosito da eccellenti esibizioni live da parte degli ospiti stranieri come Aretha Franklyn, che però abbandona dopo qualche tappa esibendo un certificato medico, o Donovan, che però non arriverà mai, fino ai vari Charles Aznavour, Leo Ferré e George Moustaki che pochi vedranno sul palco perché dopo la notte del 5 luglio, per via degli scontri tra autoriduttori e polizia con la conseguente devastazione del Velodromo Vigorelli di Milano dove era prevista la tappa della manifestazione, il Cantagiro viene abolito per il ritiro di gran parte dei partecipanti che compongono il cast della manifestazione.
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