Mentre in Europa, tra gli anni ‘50 e ’60, la musica jazz diviene protagonista di una fortunata stagione cinematografica, nella sua patria d’origine il fenomeno subisce una flessione inversa a causa dell’emergere di una nuova formula musicale a sua volta rivoluzionaria e forse ancor più travolgente: il rock’n roll, anch’esso destinato ad entrare inevitabilmente nello sfavillante mondo del cinema.
Sull’onda della grande popolarità raggiunta da Gene Kupa, uno dei batteristi jazz più innovatori il cui contributo stilistico ha successivamente sviluppato una nuova concezione nell’utilizzo delle percussioni, nel 1960 la Columbia produce un film sulla sua vita The Gene Krupa Story (Ritmo diabolico) diretto da Don Weis e interpretato da Sal Mineo. E’ l’ultimo importante film biografico su di un grande del jazz sfornato dalla Hollywood conservatrice e si dovrà attendere, dopo una grande abbuffata di film a suon di musica rock, gli anni ‘80 in cui un nuovo tipo di cinema rileggerà i grandi protagonisti del jazz in modo meno melodrammatico e più realistico.
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