A metà degli anni ‘50 la Sun Records di Memphis divenne il crogiolo da cui schizzarono i tizzoni ardenti del rock and roll: Carl Perkins, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash e soprattutto Elvis Presley, il cui stile dilagò in tutto il mondo ancor prima che egli divenisse per l’eternità “The King”.
Come è noto, Elvis Presley non si esibì mai al di fuori degli Stati Uniti con la sola eccezione di una serie di concerti in Canada. Fu quindi il cinema a veicolare la sua presenza per i milioni di fan sparsi nel mondo, per merito della sagacia del colonnello Parker, poliedrico e scaltro manager del cantante che lo introdusse, grazie alle sue conoscenze, nel circuito cinematografico in cui Presley firmò un vantaggioso contratto in esclusiva con il potente produttore Hal B. Wallis. Quello che ne scaturì fu una lunga carriera parallela alla sua attività di superstar del rock and roll, entrambe interrotte solo dal servizio militare.
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