È da poco tornato sugli schermi cinematografici, in versione restaurata, il thriller per eccellenza della cinematografia italiana, ovvero Profondo rosso di Dario Argento, pellicola sempre attuale che non smette mai di terrorizzare gli spettatori. Una grossa parte di merito nella riuscita del film lo ha indubbiamente l’eccellente colonna sonora dei Goblin, pietra miliare della discografia italiana. Abbiamo incontrato Claudio Simonetti, leader dello storico gruppo, in procinto di partire per una importante tournée negli Stati Uniti.
Recentemente è stata ripubblicata in doppio vinile con pezzi bonus la soundtrack del capolavoro di Argento. Come è nata la collaborazione col maestro del brivido?
Grazie al discografico Carlo Bixio della Cinevox, casa discografica per la quale incideva mio padre e nella quale ho mosso i primi passi con una band dallo strano nome Cherry Five. È stato Bixio a presentarci Claudio per collaborare con Giorgio Gaslini, il musicista inizialmente incaricato di comporre le musiche di Profondo rosso. Nel corso del lavoro però ci sono stati problemi ed incomprensioni varie, per cui a un certo punto Gaslini ha rinunciato e il tema principale, quello che tutti conoscono, è stato composto direttamente da noi. Alla fine, anche se nei crediti in qualche modo è rimasto il suo nome, per tutti gli autori di Profondo rosso sono i Goblin, nome d’arte scelto dallo stesso Bixio.
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