Dagli anni ‘80 il cinema horror italiano si arricchisce di una copiosa produzione di film sempre più truculenti che riflettono il gusto del pubblico, specie quello più giovane ormai addomesticato allo splatter più estremo. L’elemento gotico si affievolisce sempre più come dimostrato anche dalle colonne sonore che ritmano terrificanti delitti a suon di metal e musica elettronica.
Si. Parrebbe proprio che da quegli anni in poi non ci sia stato più spazio per la classica composizione orchestrale nel cinema horror a parte qualche sparuto caso. Lo stesso Dario Argento ha diluito sempre più anche la presenza dei fidi Goblin, inserendo Iron Maiden e Motorhead già a partire da Phenomena del 1985. E’ palesemente un segnale che spiega molto bene il target di fruizione a cui l’horror moderno è destinato specie considerando che il divieto ai minori per certi film è stato ormai pensionato da tempo e che quindi anche i più giovani possono riempire le sale e bearsi di bagni di sangue a catinelle.
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