L’ho incontrato da vicino. L’ho veduto dentro i cassetti chiusi a chiave e tra le righe di un diario troppo privato per non restarne colpiti, di sorpresa, sulla testa e sulle mani. Una bellissima autobiografia…quella di Cristiano De Andrè.
Tra le righe di quasi 200 pagine c’è tanto silenzio da raggiungere in segno di rispetto e di comprensione, c’è quel filo sottile che segretamente congiunge l’ar- te pubblica e la vita privata, c’è la poesia che spetta a tutti, e momenti che sono suoi soltanto… c’è tutto quello che in fondo è vero di notte e falso di giorno. Si consuma in poche ore questa autobiografia di Cristiano De Andrè, intensa, privata, disarmante. Mai titolo fu più calzante: La versione di C. E’ lotta e rivalsa questo libro, è dolore e liberazione in ogni singola pagina, è quello che finalmente possiamo davvero conoscere o che, in alcuni casi, mai avremmo dovuto immaginare.
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