Contemplazione. È da qui che partiremo in questa chiacchierata che racconta di uomini, di natura, di preghiere, in quel certo modo di fare “antico” che di sottrazione lascia alla parola il compito di raccontare storie. Davide Van De Sfroos torna in scena e stupisce ancora di verità con Manoglia, disco che troviamo solo in versione fisica.
Niente streaming service, niente liquidità. Niente computer. Solo uomini. Manoglia in fondo non puoi racchiuderlo dentro poche righe, dentro una chiacchierata come questa. Ed è lui che a chiusa mi dice “Sono d’accordo, è spesso inutile raccontare un disco come questo. Bisogna lasciarlo rotolare verso le persone con la forza che ha”. Manoglia penso provi a restituire alla natura e allo spirito che abbiamo di dentro qualcosa di vero, di umile, fosse solo un pensiero, un ricordo, uno sguardo. Lentezza e origini. Un personale quanto umano sentimento di gratitudine.
Fotografo il disco con la parola contemplazione. Che ne pensi?
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