Per gli amanti della musica pop/ rock progressiva l’atteggiamento nei confronti del gruppo olandese dei Focus sembra non conoscere vie di mezzo. C’è chi li ama profondamente e chi non li prende in alcuna considerazione, paragonandoli a una copia mal riuscita dei Jethro tull (colpa del flauto?), anche ascoltando i loro più grandi hit: House Of The King e Hocus Pocus.
giudizio negativo secondo noi rimane in ogni caso ingiustificato anche in funzione di una diversa matrice
di provenienza che vede gli anglosassoni Tull nascere dalle radici del folk inglese poi contaminati dal blues e dal rock, mentre i Focus sono stati evidentemente condizionati dal krautrock tedesco ma in qualche modo dissociati dal progressismo in- calzante del genere, puntando più su di una formula “classicheggiante” e raffinata che ha contribuito a forgiare un soft rock dalle tinte barocche, innovativo e gradevole, i cui richiami si possono trovare solo nei sottostrati della musica popolare nord-europea in generale e difficilmente riunibili in un unico cliché.
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