Nati quasi per gioco, come del resto la stragrande maggioranza delle formazioni del rock storico, i Genesis hanno rappresentato per tutti gli anni ‘70, anche dopo l’uscita di Peter Gabriel, l’esemplificazione, sia su disco che sul palco, del concetto di rock progressivo, prima di virare, a partire dagli anni ‘80 verso situazioni musicali forse in astratto non meno valide ma certo di gusto più affine a quello del pubblico americano che non al nostro.
Al di là dei demeriti, ma anche e soprattutto degli indubbi meriti, dei lavori con Phil Collins alla voce, è chiaro a tutti che sono gli anni trascorsi con Peter Gabriel quelli rimasti più impressi nella memoria comune, in virtù non solo delle musiche, comunque fondamentali, ma di una miscela epocale e magica di suoni, visioni, immagini e suggestioni che, sul finire degli anni ‘70 è venuta meno, non tanto perché sono scomparsi i Genesis, che invece si sono rinnovati, ma perché è finito quel modo di intendere e di vivere la musica.
Scarica un estratto in PDF
È la magnifica canzone che ha siglato in modo clamoroso il ritorno di Mina alla…
La ritrovata Mia Martini, lasciatasi alle spalle la ragazzina yé yé con il nome Mimì…
Artista di notevole spessore, Farida è stata una cantante che avrebbe meritato ben altra considerazione…
Que serà, serà è stato il biglietto da visita internazionale dell’attrice Doris Day come cantante.…
Di Alberto Sordi forse non tutti sanno che oltre ad essere un appassionato del canto…
Incontro Rossana a due passi dal mare blu di Viareggio, dove vive da anni. Quale…