Sono bastati solo alcuni singoli incisi in due anni o poco più, per fare de I Corvi uno dei complessi beat più “cult” di sempre: Un ragazzo di strada, la loro originale versione di Bang Bang e Sospesa ad un filo, restano tre perle del loro repertorio più classico.
La formazione del gruppo la si deve ad Angelo Ravasini, cantante e chitarrista, scomparso recentemente, nonché front man del complesso costituitosi a Parma a fine ‘65. Dopo aver partecipato nella primavera del ’66 al 1° Torneo Nazionale Rapallo Davoli per complessi non professionisti classificandosi al secondo posto, notati da Alfredo Rossi, titolare della neo etichetta Ariston, esordiscono poco dopo con il 45 giri Un ragazzo di strada, versione italiana del brano I Ain’t No Miracle Worker dei Brogues tradotta da Nicola Salerno, ottimo esempio di beat psichedelico, un genere che pochi in Italia perseguivano al momento. Ma è con il successivo Cantagiro, edizione del ’66, aperto quell’anno anche ad un apposito girone dedicato ai complessi, che la band si mette maggiormente in luce.
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