Della trilogia dei film di Tullio Piacentini realizzati con le video-canzoni sceneggiate inframmezzate da brevi siparietti comici a cartoon, 008 Operazione ritmo è quello che appare sugli schermi per ultimo, il 25 aprile ’65, dopo i precedenti Viale della canzone (7 aprile ’65) e Questi pazzi, pazzi italiani (13 aprile ’65), film messi in circolazione nelle sale nello stesso mese, ad una settimana
l’uno dall’altro. Cantanti molto noti ed altri che si erano da poco affacciati nel mondo musicale, si propongono con le loro “canzoni sceneggiate”, tecnica già sperimentata qualche anno prima con la nascita dei videobox. Richiamo maggiore del film è Gianni Morandi, all’apice del successo e già detentore di record per aver venduto l’anno prima, oltre un milione di copie del suo 45 giri In ginocchio da te.
Così come gli altri due film realizzati dal regista Tullio Piacentini (Roma 1 agosto 1919 – Annemasse 22 gennaio 2005), anche 008 Operazione ritmo imita nel titolo, un genere molto in voga nella metà anni Sessanta, quello dell’agente 007 interpretato sullo schermo da Sean Connery. Si tratta di un musicarello atipico dal momento che non ricalca una storia d’amore legata ad una canzone di successo, bensì è un collage di brani nei quali ciascun artista propone un pezzo del suo repertorio più o meno recente. Per 008 Operazione ritmo quasi l’intero materiale usato dal regista proviene da produzioni dell’anno precedente, questa la ragione per cui molti interpreti presentano la propria canzone con quasi un anno di ritardo. Più che un film, il progetto di Piacentini è una sorta di special televisivo, anche se in questo caso la differenza é il colore che rende tutto nuovo e incredibilmente bello. C’è infatti da tener presente che nel ’65 la nostra televisione era ancora in bianco e nero e molti degli spettatori non avevano ancora mai visto i loro beniamini a colori. A legare un brano all’altro le vignette umoristiche operate da Roberto Forges Davanzati (che si firma Kriss), e le animazioni create della società specializzata, Jet.
Scarica un estratto in pdf
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…