Nel ’58, Alessandro Blasetti si occupa di un docu-film dove le televisioni di Roma, Parigi e Bruxelles aprono le porte su alcune delle più importanti città d’Europa per far conoscere allo spettatore la vita notturna che si svolge nei locali più alla moda di queste città. Europa di notte dopo qualche taglio di censura, arriva sugli schermi nel gennaio del ’59.
Antesignano di un certo filone cinematografico documentaristico tra informazione, spettacolo e l’aspetto puramente osé, fatto di spogliarelliste, ballerine, sketch e situazioni analoghe, Europa di notte viene diretto dal già sessantottenne Alessandro Blasetti, in uno dei suoi ultimi film, che precedette di tre anni un altro docu-film di buon successo, Io amo tu ami. Il regista concluse la sua attività di regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico dieci anni dopo, nel ’69, con il film Simon Bolivar, con Maxmilian Shell nel ruolo del rivoluzionario venezuelano e Rosanna Schiaffino. Blasetti era nato a Roma nel 1900 ed aveva debuttato nel cinema nel 1929 dirigendo il film muto e di regime Sole, per poi passare l’anno dopo, allo storico Nerone, scritto e interpretato da Ettore Petrolini.
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