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IL GRAMMOFONO * Abbe Lane e i suoi solisti

Della schiera, in verità non nutritissima, di gruppi del rock italiano degli anni ’70 che non si sono limitati a rilevare, quando non addirittura scopiazzare, i modelli del rock anglosassone, ma che al contrario hanno dato vita a qualcosa di fresco, innovativo ed originale fanno parte certamente gli Opus Avantra.

Tanto più unici in quanto la “fusione” alla base della loro filosofia musicale, non aveva luogo tra rock e melodia italiana (come avvenne per PFM, Banco, Orme, Osanna e altri) ma tra rock e musica classica. Un espediente, quello della commistione tra rock e musica colta, a dire il vero non raro nell’ambito del rock degli anni ’70, ed anzi perfino abusato, pensiamo ad esempio ai Nice, agli Ekseption o ai Deep Purple con il loro celebre Concerto. Tuttavia, ciò che rese gli Opus Avantra quasi unici nel panorama di quegli anni fu che essi non partirono dal rock per operare un’unione con la classica ma, al contrario, presero le mosse da quest’ultima per arrivare..

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Redazione

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