Togliendo ogni cosa superflua si arriva all’oro dei Life in the Woods
Semplicemente un vero disco rock. Poco altro da dire. L’esordio del trio romano sta spiazzando tutti
Sono tre, sono giovanissimi, sono romani. Sono lontani anni luce dagli anni ’80 dei Guns N’ Roses o dai precedenti ’70 inglesi dei Rolling Stones. Probabilmente, Johnny Cash non l’hanno mai conosciuto e gli anni ’60 dei Buffalo Springfield per loro sono solo dischi. Sono figli di questo tempo apocalittico di macchine e programmazioni digitali. E in questo tempo loro, imbracciano chitarra basso e batteria e suonano un rock che sinceramente, in Italia almeno, non lo sentiamo da qualche generazione, se escludiamo le potenti soluzioni commerciali dei Måneskin. Qui si fa rock e non si scherza, neanche sulla copertina del disco c’è voglia di scherzare. Esce il primo vinile dei Life in the Woods. Si intitola Looking for Gold e ne parliamo con Logan Ross, voce e chitarra. Con lui anche Frank Lucchetti al basso e Tomasch Tanzilli alla batteria. Parliamo di rock…
Looking for Gold: qual è la ricchezza che state cercando?
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