Dal presente dei The Trip al primo lavoro solista: esce Assenza di gravità il primo disco personale di Carmine Capasso.
Sospeso, urbano, apocalittico nella contemplazione e severo nelle soluzioni reali. Sembra andare alla deriva e senza un punto d’approdo preciso. E volevo fosse così perché soltanto così trova pace e coerenza l’enorme miscuglio di generi, di letteratura chiamata in causa, di mondi sonori e di intenzioni… impossibile riassumere qui le preziose collaborazioni che vivono assieme dentro un disco soltanto. Dalle tinte cinematiche del progressive alla forma pop internazionale. Dalle liriche sospese che tanto devono a retrogusti di favole antiche, alle abitudini di ascolto più tradizionali. Due estremi, nel mezzo tutto il resto. E non mi sarei atteso soluzioni facili e abitudini alla moda da Carmine Capasso, chitarrista dei rigenerati The Trip, non mi sarei atteso scorciatoie comode dal suo disco. Sapevo di dovermi mettere in viaggio partendo da un titolo come Assenza di gravità. E possibilmente a luci spente va vissuto questo esordio…
La forma pop incontra il prog ma anche tanto gusto internazionale, da Peter Gabriel ai Pink Floyd. Volendo collocare questo disco?
Assenza di gravità è il riassunto di tutte le mie esperienze musicali, da quelle di interprete a quelle da turnista, ma soprattutto è stato influenzato dai miei tanti ascolti “variegati”. Questa particolarità…
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