Ritrovo un amico prima di tutto. Un artista che nel tempo ha espresso sé stesso dentro singoli isolati e sempre composti, didattici, puliti e “funzionanti”. Oggi esplode. Oggi fa rumore. Niente paura, il fuoco uscito per la Kutmusic di Nicola Battista – presto anche in vinile – penso sia un disco prima di tutto vero, intenso, indispensabile e poi anche bello. La produzione di Stefano Campetta è stato un equilibrio che ha rispettato, tradotto, evoluto quell’esplosione divenuta non più personale ma collettiva. Perché oggi i dischi non urlano e non hanno un “noi” dentro. Hanno solo il vezzo dei numeri e la plastica della perfezione pubblicitaria. Esistono eccezioni. Rare, pure, incontaminate. E questo ne è un manifesto…
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