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IRENE GRANDI * Intervista

Io in blues

Ci sono artisti che si cullano nel proprio successo, altri invece desiderano rinnovarsi, intraprendere altre strade musicali anche quelle non propriamente facili. E’ il caso di una ritrovata Irene Grandi che torna sul mercato discografico con una produzione indipendente che non ha nulla da invidiare a una major. L’artista toscana, grazie all’etichetta Cimbarecord esce con un doppio album, esclusivamente in vinile, Io in blues. Abbiamo incontrato Irene alla presentazione del disco, lo scorso 16 aprile nel corso del Music Day di Roma.

Io in blues è composto da tredici brani, alcuni dei quale ripresi dal repertorio internazionale (Otis Redding, Etta James, Timmy Thomas, i Doors, Stephen Stills, Willie Dixon) insieme ad omaggi ad artisti di casa nostra (Lucio Battisti, Vasco Rossi, Pino Daniele, Shel Shapiro) e alcune hit della stessa Grandi riadattate per l’occasione (Se mi vuoi, La tua ragazza sempre, Prima di partire per un lungo viaggio). Su tutte, il grande successo di Mina, E poi… canzone che oggi compie giusto cinquant’anni. Il disco è il documento del tour della cantante dello scorso anno. Il doppio album esce in sole 650 copie numerate in vinile nero e 250 in vinile rosso, tutte contenenti una foto di grande formato di Irene autografata a mano. Relativamente all’edizione in vinile rosso, solo per le prime 100 copie, la foto è stampata su un elegante supporto trasparente, mentre le restanti 150 copie saranno su cartoncino rigido di colore rosso. Inoltre, una chicca per tutti i collezionisti: saranno realizzate 150 copie del 45 giri di E poi… in vinile rosso, contenente due versioni remix inedite di grande impatto emozionale. Un’Irene Grandi in smagliante forma fisica ci racconta tutto di questo suo nuovo disco.

Come è nato il progetto? Il progetto è nato durante il periodo della pandemia. Diciamo che…

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Fernando Fratarcangeli

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