ISKRA * intervista “ossigeno nella vita e nelle canzoni”

 

Si intitola Ossigeno, un viaggio nell’anima il nuovo disco di Iskra Menarini. Un saluto, una testimonianza, un doveroso passaggio in memoria del suo grande amico Lucio Dalla.

Incontrare Iskra Menarini significa incontrare la parte più vera di una canzone, quella che non si costruisce per arrivare alle radio e scalare le classifiche delle televisioni, quella che non serve per dire alla gente quanto siamo famosi… ma ci si scontra con quel tipo di canzone che vuole dalla vita solo e soltanto sembrare se stessa. Nelle sue note e nelle sua corde c’è un solo messaggio da custodire, prezioso, da stringere forte perché non venga perduto. Il nuovo disco di Iskra è quindi un viaggio personale che lei intraprende con i suoi brani e le canzoni che ha scelto per lanciare al mondo il suo personalissimo saluto all’eterno Lucio Dalla, colui che è stato non soltanto un grande amico, ma soprattutto una guida umana e professionale. Assieme ad Iskra, lungo tutta la track list di 18 brani, incontriamo alcuni degli amici storici di questi 24 anni passati assieme a Lucio: Renato Zero, Lino Banfi, Gigi D’Alessio, Gianni Morandi, il Piccolo Coro dell’Antoniano, Stefano Di Battista, Giorgio Morales, Andrea Mignardi, Simone Baroncini, Sabrina Ferilli e D.J. Thor. Ossigeno, un viaggio nell’anima. Non serve cercare risposte. Serve solo lasciarsi portare.

Con questo disco parliamo di vita. Da che vita provieni?

Esattamente. Di vita hai detto bene. Ma questo lo si vede anche solo sfogliando il libretto del disco in cui non ho voluto mettere solo i testi, mi sembrava riduttivo. Vedi Paolo, io provengo da un periodo magico, si viveva la musica dentro i locali, tra la gente. C’erano i New Trolls, gli Equipe 84, la PFM. Si imparava a suonare facendo musica dal vivo… è li che ho imparato a cantare. Ho preso pochissime lezioni di canto, magari dopo, negli anni successivi. Ma all’inizio ho imparato facendo solo tanta gavetta e tanta vita consumando quei palchi. Invece adesso purtroppo i giovani non sanno dove fare musica… insomma, penso che questo sapore di vita si respiri dentro questo lavoro. Io sono così, nasco tra la gente e con la gente voglio parlare attraverso questo disco.

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Paolo Tocco

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