La recente pubblicazione del triplo Rock e Ballate per quattro stagioni ci riporta al miglior Ivan Graziani, un cantautore che è stato sempre attento al quotidiano, raccontando con sensibilità ma anche con ironia, storie sotto forma di canzoni. Virtuoso della chitarra, di cui era collezionista, anti divo per eccellenza, ci ha lasciato pagine immortali di musica rock e ballate, brani oggi più che mai attuali, come se il tempo non fosse passato.
ilricordo che ho di lui è l’ultima intervista che gli feci nel corso della promozione dell’album Maledette malelingue, brano che Ivan presentò al Festival di Sanremo del ’94. Parlare con lui era come chiacchierare con un vecchio amico, mai una frase banale o inutile e una conversazione a tutto raggio ispezionando non solo il suo campo ma una conoscenza musicale che ho ritrovato in pochi altri artisti. “Io sono un cantautore smart” Disse in quell’occasione “E mi piacerebbe che lo scrivessi.” Mi spiegò che “smart”, secondo la sua teoria, è un modo di porsi di fronte alla vita, con mentalità aperta e senza confini territoriali.
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