Dopo aver analizzato il percorso artistico-discografico degli anni ’50 (Raropiù n° 95) trattiamo ora gli anni ’60 di Johnny Dorelli, straordinario cantante, autore, attore e showman televisivo. Un decennio per lui di grandi successi su vari fronti. Oggi Dorelli ha 86 anni e un artista a tutto tondo come lui non l’abbiamo mai più avuto.
Gli anni ’50 per Johnny Dorelli si sono appena chiusi con un grande successo discografico, Lettera a Pinocchio. Lui che aveva iniziato la carriera a 14 anni incidendo il primo disco nel 1951 per La Voce del Padrone, il 78 giri Arrotino. Gli anni ’60 iniziano con la partecipazione al Festival di Sanremo dove propone Notte mia abbinato a Jula de Palma, canzone finalista, e Amore senza sole ripetuta da Betty Curtis esclusa dalla finale. Modugno, che nei due festival precedenti lo aveva voluto come partner cogliendo peraltro due vittorie (Nel blu dipinto di blu e Piove), questa volta per Libero sceglie Teddy Reno…
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Finalmente qualcuno ripropone la discografia di Dorelli. Sicuramente il periodo degli anni '50 (descritto nel precedente numero) è quello più rappresentativo a livello musicale per Dorelli, in quanto fortemente influenzato dall'adolescenza americana e di conseguenza dalla musica jazz d'oltreoceano (come dimostra nei 3 LP "Songo americano", "Dance with", "We like Johnny"). Gli anni '60 vedono un Dorelli decisamente più versatile, meno musicista e più showman a tutto tondo. Non mancano comunque le incisioni di successo; "L'immensità" e le sigle dei suoi varietà su tutte. Molto interessanti le sue composizioni, spesso lati B dei 45 ("Strano", "Prima di te, dopo di te" e "Troppo presto" su tutte). Non mancano gli LP da grande interprete quali "30 anni di canzoni d'amore" e "Viaggio sentimentale".