È una delle più belle canzoni italiane che siano mai state scritte, un vero capolavoro che ha segnato una svolta nella carriera del suo autore Amedeo Minghi, dopo una lunghissima gavetta iniziata a metà degli anni Sessanta.
Ebbene sì, il cantautore romano, affermatosi definitivamente nel 1989 con il brano La vita mia, aveva debuttato nel lontano 1966, partecipando al torneo musicale a squadre Scala reale, nel team capitanato dal collega di scuderia Bobby Solo. In quella stessa manifestazione abbinata alla Lotteria di Capodanno, condotta dall’indimenticabile Peppino De Filippo, alias Pappagone, per la cronaca debuttarono altri artisti eccellenti: Gianni Pettenati (Bandiera gialla), Marisa Sannia (Tutto o niente), Massimo Ranieri (L’amore è una cosa meravigliosa) e addirittura Patty Pravo (Ragazzo triste). Veri big destinati alla storia della musica, altro che le meteore sfornate al giorno d’oggi dai vari talent! Per tornare ad Amedeo Minghi, i brani da lui interpretati nel corso della trasmissione furono Alla fine e Ma per fortuna. Di fortuna per la verità in quel contesto non ne ebbe troppa e il bravo…
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