Se il telefono di Modugno piange, quello della Mori… ride!
Claudia Mori, la bellissima moglie di Adriano Celentano, attrice, showgirl e cantante, ha sempre preferito privilegiare gli impegni familiari e per questo, nonostante l’innegabile talento, ha avuto una carriera artistica un po’ discontinua, ma ogni volta che si è messa in gioco, ha quasi sempre fatto centro.
Dal punto di vista discografico, a parte i duetti col celeberrimo marito (La coppia più bella del mondo, Trenta donne del West, e in parte Non succederà più) c’è da annoverare la vittoria a Sanremo ’70 con Chi non lavora non fa l’amore; ma anche in seguito non ha mancato di stupire il pubblico.
Siamo nel 1974: il gruppo discografico CBS-Sugar, del quale fa parte l’etichetta Clan (e quindi Celentano e signora) decide di far realizzare un intero album a Claudia Mori e ne affida la stesura dei testi a Paolo Limiti, uno dei parolieri più stimati nel mondo delle sette note. Limiti è noto soprattutto per le meravigliose canzoni da lui scritte ed interpretate da Mina: Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Viva lei, Adagio, Eccomi e tante altre. In quel periodo Limiti ha avviato una proficua collaborazione con Shel Shapiro, ex leader dei disciolti Rokes, produttore discografico (Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante) e autore di grandi successi da alta classifica come Non ti bastavo più per Patty Pravo, Male per Raffaella Carrà e soprattutto E poi…per Mina. Tra i brani composti in duo da Limiti & Shapiro c’è da ricordare la coinvolgente Fate piano, inserito da Mina nel long playing Altro Mina, mentre all’inizio del ‘74 sono ancora inedite altre due canzoni particolarmente interessanti, i cui titoli sono Stupidi e Buonasera dottore. Naturalmente, avendo entrambi già collaborato, sia separatamente che in coppia, con la Tigre di Cremona, le due canzoni vengono fatte ascoltare in anteprima alla più grande cantante italiana.
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