E’ sicuramente l’artista più completa dello spettacolo italiano. Attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, imitatrice, doppiatrice, show girl, autrice di canzoni e dotatissima cantante, Loretta Goggi ci racconta, forse per la prima volta in modo totale, del suo straordinario percorso artistico a partire dai suoi inizi di bambina prodigio fino a divenire quella grande professionista che è oggi.
Quando si parla dei tuoi primi passi artistici si inizia dalla recitazione, dai vari sceneggiati televisivi, ma tu tredicenne, debuttasti nella discografia con un 45 giri, Se la cercherai, edito addirittura dalla RCA, come nacque il progetto?
Studiavo musica, pianoforte e canto all’epoca. Mio papà trovava che fossi molto musicale e intonata. Sebbene abbia cantato da bambina in varie circostanze, il canto mi terrorizzava e fu invece proprio il canto a farmi da lasciapassare. Non ricordo più come avvenne l’incontro con un agente discografico, Toni Aloisi, ma fu lui a dire a papà che il grande Nico Fidenco cercava una bambina per incidere la colonna sonora di un film con Jean Gabin. Mi ascoltò e disse che ero in gamba, talentuosa e fu così che mi ritrovai su due piedi a registrare un 45 giri per la RCA! Produttore Nico Fidenco e arrangiamenti di Luis Bacalov ed Ennio Morricone, mica i soliti dischi in cui recitavo favole per bambini. Che storia! Chi l’avrebbe mai detto?
Quel disco rimase un fatto isolato, ma poi ci riprovasti nel ’66, partecipando al Festival di Voci Nuove di Castrocaro, pur come riserva; quante volte Gianni Ravera ti avrà detto che prese un abbaglio facendo un madornale errore di valutazione nel non inserirti tra i dieci?
Mai, mi emozionavo davvero troppo quando cantavo. Ho fatto molta fatica a vincere l’emozione che mi prendeva quando cantavo. Non so nemmeno come possa essere riuscita ad arrivare in finale, pur se col piccolo ruolo di riserva.
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Ciao Loretta sono ernesto Aloisi, il figlio di Toni Aloisi