A due anni esatti dalla scomparsa dell’indimenticabile Lucio Dalla vogliamo ricordarlo attraverso i dischi più rari del lungo percorso discografico che lo ha visto per quasi quattro decenni sempre protagonista, a partire dalla sua
prima esperienza all’interno della II° Roman New Orleans Jazz Band come clarinettista, per arrivare agli anni Ottanta con l’exploit del suo capolavoro, Caruso.
Come è noto, il percorso artistico di Lucio Dalla è stato caratterizzato da una lunga gavetta, forse la più lunga che un artista di casa nostra abbia mai sostenuto. A credergli fu soprattutto la RCA, che dal 1964 al 1971, per ben sette anni, gli diede la possibilità di incidere malgrado non vendesse una gran quantità di dischi. La sua arte comunque eccelleva in vari campi, come interprete, come autore per sé e per altri e come musicista, tanto da arrivare al Festival di Sanremo nel ’66 con Pafff… bum! in coppia con gli Yardbirds e e nel ’67 con Bisogna saper perdere che conobbe un discreto successo nella versione dei partner Rokes. L’unica canzone che in quegli anni Sessanta gli diede un po’ di notorietà fu Il cielo, la prima che scrisse Sergio Bardotti dopo la scomparsa del suo amico Luigi Tenco nel 1967 a Sanremo.
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