Canzoni conosciute e rivisitate più tre nuove autentiche perle per L’amore è invisibile, nuovo album di Mango. Ma il suo è in realtà un viaggio nella musica e nei testi di autori che hanno lasciato una traccia nella sua anima e dove la vera sfida è appropriarsi dei brani per farli, attraverso la sua sensibilità, diversi e personalissimi. Tra le riproposte, il cantautore rilegge a suo modo De Andrè (Amore che vieni amore che vai) e gli U2 (One), Battisti (Una giornata uggiosa) e David Bowie (Heroes), così come i Beatles (Get Back), Pino Daniele (A me me piace ‘o blues), Sting (Fields Of Gold) e Don Backy (Canzone).
Anticipato dal singolo Scrivimi, successo di Nino Buonocore, è decisamente riduttivo affermare che L’amore è invisibile sia un disco di cover (oltretutto contiene tre inediti, l’omonima L’amore è invisibile, Ragazze delle canzoni e Fiore bel fiore) poiché Mango s’impossessa di brani che a lui piacciono e li riaggomitola in una visione assolutamente nuova in termini di personalità e carattere, così come aveva fatto con risultati felicissimi, sei anni fa, nel 2008, con il precedente fortunato Acchiappanuvole. Oltre agli autori già citati, il cantautore lucano ripropone alla sua maniera anche l’Amedeo Minghi de L’immenso e un canto tradizionale sardo, Non potho reposare. L’album è prodotto dallo stesso Mango assieme al tastierista Rocco Petruzzi e al chitarrista Carlo De Bei “La musica è una ricerca continua, ostinata, testarda – dice Mango – una ricerca interiore nei meandri dell’ispirazione e un viaggio nel mondo per trovare immagini, suoni, emozioni condivisibili”. Il cantautore lucano non ha mai smesso di cercare, soprattutto di cercare la sua voce, per disegnare i contorni e delinearne i confini, sempre un metro in più rispetto alla volta precedente.
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