Bella e rifiutata, ma il tempo l’ha resa immortale
In Italia, nello spietato mondo dello spettacolo, vige una regola non scritta disdicevole: gli artisti a una certa età, vengono considerati superati e per questo spesso abbandonati.
Nel resto del mondo (vedi la Francia con Charles Aznavour) i vecchi leoni sono considerati “monumenti nazionali” da rispettare e da coccolare, mentre da noi, anche i talenti più grandi, rischiano l’oblio mediatico. Persino il “mito” Domenico Modugno non è sfuggito a questo triste destino, attraversando momenti difficili nella sua pur prestigiosissima carriera.
Siamo nel 1967. Domenico Modugno è sicuramente ancora un nome molto famoso; del resto nel suo curriculum ci sono quattro vittorie a Sanremo, una al Festival di Napoli, milioni di dischi venduti in tutto il mondo, film di successo (Appuntamento a Ischia), commedie teatrali che hanno sbancato il botteghino (Rinaldo in campo), sceneggiati televisivi con record di ascolti (Scaramouche) e chi più ne ha più ne metta. Eppure, qualche inquietante segnale denuncia che il feeling con il grande pubblico si sta affievolendo.
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