Dopo il Festival di Sanremo del 1966 con Nessuno di voi, classificatosi solo al 9° posto, a Milva, già proiettata verso una produzione internazionale, la Cetra va decisamente stretta. La cantante vorrebbe incidere brani di nuovi autori e soprattutto un repertorio più adeguato alle sue potenzialità di interprete, in parole povere, rimodernarsi. Per cui, dopo essere passata al team Ricordi, una delle sue prime incisioni sarà Little Man di Sonny & Cher.
Oltre ottanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, apprezzata ovunque non solo come semplice cantante ma anche superlativa protagonista da palcoscenico in ambito teatrale, soprattutto in Germania sua seconda Patria, e Francia e Giappone dove spesso ha inciso brani originali in lingua che non hanno corrispettivo nella sua produzione italiana. Milva ha spaziato con egual bravura da un genere musicale all’altro, dalla canzone prettamente pop a raffinate incisioni d’autore come può essere il repertorio di Bertolt Brecht. Questo anche grazie ad una voce da contralto molto duttile, passando da una vocalità scura, ricca di bassi, a tratti anche roca, a un timbro squillante e molto melodioso. Questo per dire come anche nella produzione che stiamo esaminando, quella dei 45 giri, questa particolare diversità di stile emerge ugualmente, anche se è più presente negli album.
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