Tra nuovi autori e amici-compositori ritrovati, è nato Selfie, il nuovo album di inediti di Mina. In linea con i tempi il titolo, che sta per autoscatto, la tendenza del momento. La copertina originale e accattivante, mostra un macaco giapponese, riferimento spregiudicato e ironico alla propria immagine.
Immagine che ci riporta ad un altro album della cantante, l’omonimo Mina edito nel 1971 (quello che conteneva Grande grande grande) ma in quel caso si trattò di un cucciolo di scimpanzé, cover che fece scalpore all’epoca poiché Mina all’apice della sua bellezza, preferì quella foto “animalesca” alla sua. Nel nuovo album, sicuramente uno dei migliori dell’ultimo periodo, scorrono canzoni di atmosfere e di autori diversi, il cui denominatore comune è la stessa straordinaria voce della cantante, che in modo particolare in quest’ultimo lavoro non è mai la stessa, mai uguale, cambiando da canzone a canzone, a volte anche all’interno dello stesso brano, a dimostrazione di una duttilità interpretativa (e anche di una curiosità professionale) senza precedenti.
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