L’uscita di Mondo cane diede una svolta cruenta e bizzarra al genere “mondo” ancora fortemente ancorato alla formula sexy in quei primi anni ‘60; ma la nuova proposta, nonostante il morboso interesse suscitato non attecchì subito e lo shockumentary, come venne rinominato in seguito il genere, dovette aspettare ancora qualche anno prima di consolidarsi e predominare.
In ogni caso Mondo cane fu un prodotto di grande successo anche a livello internazio-nale. Presentato in concorso al Festival del Cinema di Cannes ottenne il premio come miglior produzione (Cineriz) e vinse anche il “David di Donatello” per la stessa motivazione. L’anno dopo gli stessi Jacopetti e Prosperi proposero Mondo cane n. 2 realizzato in parte con materiale avanzato dal primo capitolo.
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