Non vi sono velleità artistiche o creative che tengano, è assodato che il nudo in copertina serve ad attirare, provocare e vendere, anche in campo discografico. Non sempre però tale scelta produce risultati felici poiché spesso può essere fuorviante rispetto alla reale qualità dei contenuti, trasformando in antiestetiche brutture sgraziate le copertine dei dischi dove finisce per emergere solamente un discutibile cattivo gusto.
Sono molti gli artisti che hanno contraddistinto la loro carriera sull’icona del nudo femminile; basti pensare a Fausto Papetti, Gil Ventura, Marc Cerrone o l’americano Les Baxter, senza contare l’esercito di musicisti e cantanti sudamericani e lo sterminato mare di compilation pubblicate in tutto il mondo tra mu- sica latina, da ballo e “Hot Summer” varie, dove ondeggiano rotonde forme calienti di seni e sederi femminili su sfondi esotici da cartolina.
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