La musica con le sue in nite in essioni e variazioni, con i suoi testi che possono diventare veicolo di ogni espressione umana, gradita o non gradita, diviene spesso bersaglio di intolleranza e repressione talvolta violenta, là dove ancora sopravvivono modelli di civiltà retrograda, dominati dai regimi politici e religiosi di una geogra a che a noi appare quasi disumana.
dalla scelta civile dell’autodeter- minazione ormai sempre più predominante nel mondo occi- dentale in cui viene applicata l’autocensura e nascono modelli pre- ventivi come il “Parental Advisory” a tutela dei minori, alle non invidiabili realtà ancora attuali di situazioni che sembrano provenire da un profondo medioevo, oscuro e minaccioso dove comporre musica, canzoni e praticarle diviene un delitto ascrivibile al più bieco reato e severamente punito, il mondo appare quanto mai diviso in questo senso in due fazioni che sembrano sempre più allontanarsi tra loro.
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