Bellezza, eleganza, raffinatezza sono sostantivi che indicano concetti non assoluti, dalla interpretazione molto elastica e soggettiva; guai se non fosse così. Tuttavia, secondo il pensiero comune, i canoni di utilizzo e la messa in pratica di tali terminologie dovrebbero essere posti sotto l’egida del cosiddetto “buon gusto”, universalmente riconosciuto come rappresentante del concetto di “bello”, fine a sé stesso.
Come in tutti i settori artistici in cui la creatività umana eccelle, anche in campo discografico assi- stiamo ad una vasta e variegata rappresentanza dei concetti sopra esposti, talmente elastica che ha per- messo di vederne veramente di tutti
i colori.
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