Un musicarello sicuramente un po’ “audace” per l’epoca. Era la primavera del 1963 quando arrivava sugli schermi Canzoni… in bikini, un film dalla trama molto esile, come del resto succedeva spesso per questo tipo di pellicole musicali, ma forte di canzoni che avevano avuto l’estate precedente. Quella del ‘62.
Lo spogliarello di una giovane e audace
Grazia Maria Buccella (poi Maria Grazia Buccella) incappa nelle reti della censura che, dopo aver tagliato alcune scene di strip tease, lo vieta ai minori di quattordici anni. Questo problema censorio, comporta un notevole ritardo dell’ uscita del film nelle sale, quasi un anno. Per questo motivo la promozione legata alle canzoni incluse nel film, diventa praticamente inutile visto che gli artisti presenti già apparivano nella classifica di vendita con le loro incisioni, a partire dalla canzone che accompagna i titoli di testa, dove Edoardo Vianello in tenuta da sub, si avvia sugli scogli di un spiaggia assolata per immergersi in mare cantando il suo best-seller ‘62, Pinne, fucile ed occhiali coinvolgendo i giovani bagnanti a ballare sulla spiaggia il cha cha cha, ballo che stava già per essere soppiantato dalle nuove mode, come madison, hully gully e bossa nova.
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